STAGIONE 2017
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Venerdì 13 Gennaio 2017
ore 21,15
“IL REGISTRO DEI PECCATI”
Ideato e interpretato da
Moni Ovadia
Rapsodia lieve per racconti, melopee,
narrazioni e storielle
Recital-reading sul mondo khassidico
Moni Ovadia conduce per mano lo spettatore verso un mondo straordinario che è statoestirpato dal nostro paesaggio umano e spirituale dalla brutalità dell’odio, ma che ci parla e
ci ammaestra anche dalla sua assenza attraverso un’energia che pulsa in chi la sa
accogliere perché sente di potere costruire in sé, per sé e per l’altro, un essere umano
migliore, più degno e più consapevole del proprio statuto spirituale. Gli ebrei del
khassidismo letteralmente incarnano nel loro modo di vivere concreto e mistico la
straordinaria intuizione del grande teologo francese Teillard de Chardin :”noi non siamo
esseri materiali che vivono un’esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che fanno
un’esperienza materiale”. Incontrare quel mondo anche solo nel riverbero delle sue
iridescenze percepire i profumi della sua anima e ascoltarne la voce è un esperienza
indimenticabile che spiazza ogni ortodossia clericale e smaschera la miseria dei baciapile.
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Sabato 28 Gennaio 2017
ore 21,15
“TROVATA UNA SEGA”
di Antonello Taurino
con Antonello Taurino
nel 1909 Modigliani pare avesse gettato nel Fosso Reale
alcune sue sculture. Ma quando nel 1984,
per celebrarne i cent’anni dalla nascita, il Comune azzarda il
temerario recupero, avviene la pesca miracolosa di tre teste.
E arrivano a Livorno le tv di tutto il mondo!
I maggiori critici d’arte non hanno dubbi a sancire:
“Sono dei capolavori, sono di Modigliani!”.
Divertentissimo, preciso, ironico, inventivo unico attore/affabulatore in scena,
Taurino ci racconta della beffa
avvenuta quaranta anni fa a Livorno e che coinvolse il mondo intero.
Ci mostra il lato surreale della storia,
offrendoci uno spettacolo dove ogni riferimento a fatti
e persone è assolutamente reale.
Eppure uno spettatore all’oscuro dei fatti potrebbe benissimo credere
la vicenda frutto della fantasia di un
grande romanziere e, trattandosi della Toscana,
pensare che si tratti di una novella scritta dal grande genio di
Giovanni Boccaccio.
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Venerdì 3 Febbraio 2017
ore 21,15
“CHILOMETRO ZERO”
di Pino Petruzzelli
con Pino Petruzzelli
Musiche Johannes Brahms
Pino Petruzzelli veste i panni di un “uomo artigiano” c
he sceglie di ripartire attraverso un diverso modo di
intendere il lavoro e la vita. Così, nel suo ristorante,
tra monti, pini, larici, neve e valanghe, propone solo
ricette a chilometro zero. Ma come è arrivato lassù
a 2.000 metri di altitudine? E perchè proprio lì ha voluto
il suo ristorante così fuori dall’ordinario?
Chilometro zero racconta l’Odissea di un uomo di oggi. Una vita
segnata da tanti stop e da altrettante ripartenze.
Parla di noi, delle nostre vittorie, delle nostre sconfitte e
soprattutto della forza di rialzarsi sempre.
La grandezza della vita non sta nel numero di vittorie ottenute, ma
nel numero di volte in cui si è avuta la forza di rialzarsi e ripartire.
Lo spettacolo è un inno alla vita che
coinvolge e diverte al ritmo inarrestabile della recitazione
e delle Danze ungheresi di Brahms.
“E’ uno spettacolo bellissimo.
Uso questo aggettivo, che non spreco facilmente.” .
Giorgio Bertone (Prof. di Filologia Italiana - Università di Genova)
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Domenica 19 Febbraio 2017
ore 17.30
"LA STESSA LUNA"
con
Erica GIOVANNINI e Francesco CAMPANONI
Nella sala Pinter del teatro Lo Spazio Vuoto
esposizione di disegni di Francesco Campanoni
Due magnifici attori e danzatori e il loro multiforme talento.
Lo spettacolo si ispira al libro “Quando
l'imperatore era un Dio”,di Julie Otsuka, che narra una pagina
poco nota della storia americana. Durante la
Seconda Guerra Mondiale gli emigrati giapponesi
negli Stati Uniti vennero considerati nemici in patria. Le
famiglie furono smistate: gli uomini mandati
in campi di rieducazione nel deserto, le donne e i bambini in
luoghi diversi. I tre personaggi sulla scena ( madre, figlio e figlia)
visitano e vivono spazi e stagioni
differenti. Costretti a lasciare la propria casa attraversano gli Stati Uniti in treno,
fino a giungere alla baracca
nel campo dove sono stati indirizzati, nel deserto dello Utah.
Poi da lì torneranno a casa, e si
ricongiungeranno col padre, in un tempo confuso tra realtà,
ricordo, sogno. Nonostante la drammaticità della
storia in scena è grazia, leggerezza,poesia.
La musica sdrammatizza,la danza trascina attraverso la
trasfigurazione degli oggetti: il tavolo, struttura percorsa dai due attori,
diventa treno, baracca , deserto.
“ Una storia di ogni tempo, profonda, libera e leggera ,
che trasforma perfino il terrore”. F. Cartacci
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Venerdì 24 Febbraio 2017 - ore 21.15
Sabato 25 Febbraio 2017 - ore 17.30
Sabato 25 Febbraio 2017 - ore 21.15
"MEDEA"
dalle "Heroides" di OVIDIO
con
Livia CARLI e Gianni OLIVERI
pianoforte - Valentina OLIVERI
Coro - le Attrici de "lo Spazio Vuoto"
Regia
G. Oliveri e L. Carli
Lo spettacolo riprende la lettera di Medea a
Giasone dalle “Heroides” di Ovidio e crea un dialogo
immaginario tra i due personaggi, in cui entrambi
rivendicano le proprie ragioni e le passioni più profonde.
Al centro l’amore infelice della donna abbandonata
che si trasforma in potere distruttivo grazie alla
eccezionale capacità di Ovidio di penetrare negli intimi
recessi dell’animo femminile creando un vortice di
immagini ricche di sfaccettature e di risvolti imprevedibili.
Medea, donna del mito, è qui resa umana, le sue
parole, più che a un lamento, si avvicinano
ad una vera e propria orazione di accusa.
A sua volta il
personaggio di Giasone rivendica un suo ruolo ed una sua umanità ,
che sempre gli è stata negata, cercando
di fare valere le sue ragioni di uomo e di padre:
la necessità di ottenere legittimità per i figli, contraendo un
nuovo matrimonio con la figlia del re di Corinto.
Sulla scena protagonista anche il pianoforte di V. Oliveri
che, alternandosi ai dialoghi-monologhi,
si sostituisce alle voci interiori dei personaggi, le amplia, le altera
fino a condurre la tragedia al suo epilogo.
Di grande impatto il Coro dalla tragedia Euripidea.
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- FUORI ABBONAMENTO -
JAZZ
- concerto Fuori Abbonamento -
Domenica 26 Febbraio 2017 ore 17.30
Domenica 26 Febbraio 2017 ore 21.15
CARTE BLANCHE a ROSARIO BONACCORSO
6° EDIZIONE
"A BEAUTIFUL STORY"
con
Rosario BONACCORSO - contrabbasso
Dino RUBINO - flicorno
Enrico ZANISI - Pianofort
Alessandro PATERNESI - Batteria
Per questa sesta edizione della “Carte Blanche”
Rosario Bonaccorso presenterà al pubblico
imperiese il nuovo CD “A BEAUTIFUL STORY”
che uscirà nel Gennaio 2017 per l’etichetta
Jando Music-Via Veneto Jazz.
Per questo nuovo CD il noto contrabbassista ha chiamato al suo
fianco Dino Rubino al flicorno, Enrico Zanisi al pianoforte
ed Alessandro Paternesi alla batteria.
Tre splendidi musicisti e giovani leoni
del firmamento del jazz italiano, che sono già molto
apprezzati nel panorama europeo.
Artisti di spessore e di grande maturità, che nonostante la
giovane età vantano un ricco patrimonio di esperienze
e di collaborazioni di rilievo. In questo bel
quartetto spicca quel gusto tutto italiano di creare musica,
che conquista l’ascolto per profondità e
bellezza e di cui Rosario Bonaccorso,
da tempo è apprezzato rappresentante e portavoce.
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Mercoledì 8 Marzo 2017
ore 21.15
"PIACERE, PRINCIPESSA"
di
Livia CARLI
con
Livia CARLI, Gianni OLIVERI e Federica SIRI
produzione - LO SPAZIO VUOTO
Al pomeriggio incontro ad ingresso libero sulla tematica femminile
a cura dell’Ufficio Parità, Provincia di Imperia.
Piacere, principessa” debutta a Lo Spazio Vuoto, appositamente
scritto per l’occasione, e affronta la
problematica della condizione femminile sotto differenti
prospettive. Al centro la storia vera di una donna
"normale", che gradualmente dalla condizione di moglie
e madre è condotta alla follia; intorno ad essa
digressioni e riflessioni sulla condizione femminile,
il rapporto con la madre, considerazioni sulla situazione
attuale, alternando momenti di più profonda riflessione
ad altri di leggerezza e umorismo. Il tentativo è di
porsi delle domande nuove per cercare di uscire
dagli stereotipi del conflitto uomo-donna, ponendo anche la
figura femminile al centro delle sue responsabilità di essere umano.
- Al termine come di consueto piccola degustazione
per condividere una giornata di festa. -
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Venerdì 17 Marzo 2017
ore 21.15
“GUIDA ESTREMA DI PUERICOLTURA”
ovvero
Sfasciare un bambino non vuol dire farlo a pezzi
di Angela DEMATTE' e Francesca SANGALLI
con
Alex CENDRON
Regia e Scene
Renato SARTI
“Dorme il riccio là nella piana
dorme il talpino nella sua tana
dorme lo gnu, giù nell’Avana
dormi anche tu, porca puttana!”
La “Guida estrema di puericultura” si compone
di aforismi crudeli sulle gioie del puerperio e arriva a
trasformarsi in un folle monologo incarnato
dalla figura di una morbosa puericultrice che tiene
un’improbabile lezione internazionale sui temi
della gravidanza e dell’allevamento dei neonati. Lo spettacolo
è uno sproloquio vitale e divertente, scritto a quattro mani
da due mamme drammaturghe alle prese con i loro
neonati. Si compone di consigli sulla nuova vita con il bebè,
situazioni e scene che dissacrano la religiosa
cura e delicatezza con cui viene normalmente trattato l’argomento.
Uno spettacolo liberatorio per tutti coloro
che hanno figli e un’occasione, per chi non ne ha,
per ridere di tutti quei matti che si sono lanciati
nell’avventura di avere un bambino.
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Giovedì 23 Marzo 2017
ore 21.15
“PICCOLA SOCIETA' DISOCCUPATA"
da
REMI DE VOS
con
Ture MAGRO, Barbara MAZZI e Beppe ROSSO
“Un intero periodo storico sta per tramontare:
quello in cui il lavoro umano era alla fonte di ogni
ricchezza. In gestazione da anni l
a terza rivoluzione industriale è cominciata” .
André Gorzt
Al centro dell’allestimento il conflitto generazionale,
quel disagio che intercorre tra giovani e anziani nel
affrontare l’attuale trasformazione dell'uomo in rapporto al lavoro.
Tre attori di diversa generazione formano
una “piccola società disoccupata” interpretando vari ruoli
in un gioco cinico ed esilarante; sono personaggi
che si dibattono in una lotta senza esclusione di colpi
per conservare o trovare lavoro, una lotta del tutti
contro tutti, in cui non mancano slanci d’amore,
ingenuità e momenti di grande illusione. Evidente è la
fragilità individuale che di volta in volta si trasforma
in astuzia o in follia solitaria. Commedia
contemporanea dove ogni scena apparentemente reale
attraverso lo humour e il paradosso viene portata ad
estreme conseguenze tragicomiche. Dove porterà
questa nuova rivoluzione, condurrà alla società della
disoccupazione o a quella del tempo libero?
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Venerdì 31 Marzo 2017
ore 21.15
“COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA"
di
Dario FO e Franca RAME
con
Lisa MORAS e Michele VARGIU
ASSOCIAZIONE TEATRO TABASCO
Prima regola perchè la coppia aperta funzioni,
deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio!
Perché se la coppia è “aperta” da tutte e due le parti…
ci sono le correnti d’aria!
Antonia, 38 anni, casalinga, moglie e madre,
è ormai all'ennesimo tentativo di suicidio a causa dell'infedeltà
del marito. Lui, affascinante intellettuale di sinistra,
libertino e abile retorico, propone alla moglie la “coppia
aperta” come soluzione ai problemi coniugali.
Dopo un iniziale rifiuto Antonia si convince a tentare.
Ma cosa succede quando una donna che si stava ormai
dando per vinta finisce di fare la moglie e si riscopre
femmina? Ovvero cosa succede quando la coppia
diventa “aperta”... da entrambe le parti?
“Lisa Moras e Michele Vargiu affrontano il testo
con onore: bravi e continuate a lavorare così: le risate del
pubblico arrivano immediatamente dopo le battute
e questo indica quanto siano state ben studiate dai due
attori.”
Dario Fo
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Venerdì 21 Aprile 2017 - ore 21.15
Sabato 22 Aprile 2017 - ore 21.15
Domenica 23 Aprile 2017 - ore 17.30
“L'UMANA COMMEDIA"
…confesso nondimeno le cose di questo mondo
non avere stabilità alcuna.
di
Giovanni BOCCACCIO
con
Livia CARLI, Luca D'ADDINO
Gianni OLIVERI, Francesco PERESSIN
Vincenzo RUSSO, Federica SIRI
Samantha SOTTILE
Gli attori de Lo Spazio Vuoto riprendono e rielaborano
uno spettacolo imperniato sul tema della beffa e della
burla, che è stato un cavallo di battaglia della compagnia
e che è basato su alcune tra le più famose Novelle
tratte dal Decameron di G. Boccaccio.
Questo debutto vede l’allestimento di una nuova Novella accanto a
quelle già rappresentate per un nuovo cast
ed una più articolata regia.
Ecco tre storie di Calandrino a cui si
uniscono la Novella di Ferondo sul tema della gelosia
e del tradimento e la Novella di Alibech ovvero su
come una giovane illibata possa apprendere
da un vecchio eremita a “rimetter il diavolo in Inferno”.
L’umana commedia del Boccaccio illustra una galleria di personaggi,
situazioni,intrecci nella loro realtà viva
e concreta, mettendo in rilievo l’arguzia, il desiderio di vivere
la vita con leggerezza, nonostante la morte e la
sofferenza di una Firenze trecentesca devastata dalla peste.
Nella società attuale così finta e patinata,
arrogante e autoreferenziale questa grande capacità di ridere
e ridersi addosso con grande intelligenza e a
tratti con onesta crudeltà assume
una portata rivoluzionaria e liberatoria.
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Venerdì 5 Maggio 2017
ore 21.15
“(S)LEGATI"
di e con
Jacopo BICOCCHI e Mattia FABRIS
Musiche
Sandra ZOCCOLAN
Produzione - ATIR TEATRO RINGHIERA
Siamo due amici. Siamo due attori. E siamo due appassionati
di montagna. Meglio: arrampicatori delldomenica.
Ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera
degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro:
essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande dalla parete ovest.
Ma è anche la storia di un’ amicizia e della corda
che nell’impresa lega questi due ragazzi.
C’è una cima da raggiungere.
C’è la gioia dell’impresa riuscita.
E quando il peggio è passato e la strada è ormai in discesa,
c’è la morte, che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota.
E c’è allora quel gesto che nessun
alpinista vorrebbe mai dovere fare:
Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno.
Un gesto che ne (s)lega i destini.
Quell’atto estremo però, in questo caso miracoloso,
salverà la vita a entrambi:
tutti e due, riusciranno a tornare vivi al campo base.
E’ la storia di un miracolo e una metafora: delle relazioni,
tutte, e dei legami, del momento in cui la verità prende forma,
ti mette alle strette e ti costringe a “tagliare”, a
fare quel gesto così terribile, ma che invece, a volte,
è l’unico gesto necessario alla vita di entrambi.